Pagina 3 di 7 Il non pieno decollo del principio di maggioranza. Vari i limiti che ostacolano il cammino federale ma particolarmente rilevante � la non piena assunzione del principio maggioritario su cui per una anno si � impantanata la firma del Trattato.Nessun problema per il Parlamento europeo che decide a maggioranza assoluta .Nessun problema per il Consiglio che essendo un organo di indirizzo di norma �si pronuncia per consenso� (art. .I.21) ,vale a dire all�unanimit� . Il problema � dato dal Consiglio dei Ministri atteso che in tutte le sue formazioni (tranne in quello della politica estera dove addirittura agisce all�unanimit�) esso opera a maggioranza qualificata,vale a dire con il voto del 55% dei membri (purch� non inferiori a quindici ) rappresentanti stati che totalizzino almeno il 65% della popolazione dell� Unione (ma se non sono contrari quattro membri del Consiglio la maggioranza si intende comunque raggiunta).Nel caso in cui il Consiglio non deliberi su proposta della Commissione o del Ministro degli esteri per maggioranza qualificata si intende almeno il 72% dei membri del Consiglio che raggiungano almeno il 65 % della popolazione. In queste condizioni la capacit� decisionale dell�Unione � fortemente compromessa e lo � ancora di pi� laddove � prevista la unanimit�. Perch� � importante il principio di maggioranza anche sul piano dei principi ? E� vero: � solo una tecnica decisionale, per� una tecnica decisionale connaturata al costituzionalismo moderno.Le tecniche decisionali sono � come � noto - essenzialmente quattro: in primo luogo il principio dell�unanimit�,proprio del diritto internazionale. In secondo luogo, il principio della sanior pars, vale a dire la decisione rimessa ai pi� saggi: � il principio cui � informato il diritto canonico o cui sono informate le societ� aristocratiche.E� un principio per il quale i voti vanno pesati ,non contati. In terzo luogo. il principio del sorteggio, seguito ad Atene, o nelle repubbliche fiorentina e soprattutto veneta. Infine la quarta tecnica decisionale:il principio di maggioranza. Il principio di maggioranza � proprio delle Costituzioni ispirate alla sovranit� popolare perch� , a differenza di altri criteri di decisione, presuppone una cittadinanza comune, presuppone cio� che una parte possa restare minoranza, senza che questo determini conflitti insanabili o laceranti. E infatti, il principio di maggioranza � proprio delle comunit� politiche a fini generali, mentre non � normalmente praticato nell�ordinamento internazionale, perch� gli interessi di cui ciascun Stato � portatore non sono in linea di principio sacrificabili, sono semmai componibili mediante una trattativa.Solo in via eccezionale � un principio del diritto privato; perch� in esso, con l�eccezione di talune societ� o istituzioni , si presuppone la prevalenza degli interessi privati e semmai, appunto, il componimento mediante trattativa. Come sappiamo uno dei motivi che port� alla guerra di secessione nella federazione degli Stati Uniti � proprio il tema della maggioranza. John Calhoun con la teoria delle �concurrent majorities� cercava di salvare l�autonomia degli Stati del sud. D�altro canto � una vicenda gi� attraversata in Europa; il principio di maggioranza si afferma nel collegio che deve eleggere l�imperatore con la bolla d�oro di Carlo IV di Lussemburgo nel 1356; si afferma nel momento in cui quel collegio ritiene di essere non il luogo in cui si radunano dei sovrani, ma una corporazione in grado di esprimere una volont� che trascende la volont� dei singoli componenti . L�unanimit� �, nelle tradizioni costituzionali, il sintomo di un processo incompiuto di unificazione. E� espressione della volont� di un collegio di non riconoscere autonomia al collegio stesso e di mantenere invece una logica contrattualistica. Il famoso liberum veto della Dieta polacca era appunto espressione di una nazione che non riusciva a darsi una unit� politica mentre il �dissentimiento� delle province spagnole precede l�autorit� regia, l�autorit� assoluta del re. Non a caso il principio di maggioranza regredisce con la guerre di religione e la formazione di Corpi separati (Corpus catholicorum e Corpus evangelicorum oppure il Corpus germanorum e il Corpus Slavorum). Ecco, questo � il problema vero , quello che distingue la �volont� g�n�rale� dalla �volont� de tous�,quel principio di maggioranza �come rilevarono subito Condorcet e Siey�s- su cui si regge una democrazia liberale. E� il principio di maggioranza che determina il discrimine fra i �nuncii� e i �rappresentanti �in un�assemblea.
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