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Augusto Barbera - Conferenza -
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Augusto Barbera - Conferenza -
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Una Carta dei diritti

Parte fondamentale della Costituzione europea � come di ogni costituzione- � la Carta dei diritti (anzi l�argomento pi� rilevante per marcare la natura costituente del Trattato � la presenza in esso di una Carta dei diritti)..

Ma in realt� l�Europa da tempo aveva un proprio �catalogo dei diritti� grazie alla Corte di giustizia europea : la costruzione � iniziata il 12 novembre 1969 , con la Sentenza C.29/69 , con la quale il Signor Erich Stauder vinse la sua causa contro il Sozialamt della citt� di Ulm che pretendeva, in esecuzione del diritto comunitario, di registrare il suo nome quale beneficiario di pochi etti di burro smaltiti dai magazzini della CEE, sottoponendolo ad una umiliazione e violando cos� la sua dignit� personale . Trentanni dopo la Signorina Tanja Kreil , riusciva, l�11 gennaio 2000, con la Sentenza C-285/98 della stessa Corte di Lussemburgo, ad avere appagata la sua aspirazione al servizio nelle forze armate federali, non garantitole dall�art.12 della Costituzione federale tedesca. Il riferimento era ormai a una materia non comunitaria � le forze armate � e riguardava la discriminazione, voluta dalla Costituzione, non fra lavoratori di Paesi diversi ma fra cittadini dello stesso Paese.

Tale Catalogo , progressivamente arricchitosi in un trentennio � richiamato dall� art.I.7 della Costituzione (come del resto previsto nel Trattato dell�Unione - prima introdotto a Maastricht e poi confermato ad Amsterdam ) in base al quale: �I diritti fondamentali garantiti dalla Convenzione europea di salvaguardia dei diritti dell�uomo e delle libert� fondamentali e risultanti dalle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri fanno parte del diritto dell�Unione in quanto principi generali � .Da ricordare che la Convenzione europea dei diritti dell�uomo , sottoscritta dai Paesi aderenti al Consiglio d�Europa - firmata da 53 Stati europei, e garantita da un�apposita �Corte europea dei diritti�- si riferisce ad altra organizzazione rispetto all�Unione europea che tuttavia con la nuova Costituzione ha deciso un passo in avanti :non solo il rispetto della Convenzione ma la adesione alla stessa e la affermazione che quei diritti �fanno parte del diritto dell�Unione in quanto principi generali� (con effetti sul piano interno ai singoli stati non ancora adeguatamente valutati e che sarebbe complicato qui ripercorrere).

Ma l�elenco costruito dalla giurisprudenza della �Corte di giustizia� (la c.d.Corte di Lussemburgo ) e quello elaborato parallelamente dalla �Corte europea dei diritti� (la c.d.Corte di Strasburgo) non bastava e il vertice di Colonia del 3/4 giugno 1999 ha ritenuto necessario dare il via alla elaborazione di una vera e propria� Carta dei diritti �come parte di una Costituzione europea. .Una prima tappa, come si � detto , � stata raggiunta a Nizza il 7 dicembre 2000 con la proclamazione della Carta quella successiva e determinante � l�inserimento nel Trattato costituente.

Riassumo brevemente (rifacendomi ai documenti ufficiali che l�hanno preceduta o accompagnata) le funzioni politico istituzionali che la Carta � chiamata ad assolvere, vale a dire : rendere trasparente e �visibile� la scala dei valori europei ; rafforzare ancor pi� il patrimonio comune dei diritti ; contrastare, avendo alle spalle una comune Carta dei valori, tentazioni xenofobe e razziste, peraltro dando una base giuridica al potere ( che spetta all�Unione in base all�ultima versione dell�art. I 58 del Trattato) di applicare sanzioni nei confronti dei Paesi che si siano resi responsabili di violazioni �gravi e persistenti � di diritti o valori fondamentali (si pensi alla vicenda che ha coinvolto l�Austria e i liberaldemocratici di Haider ); assicurare infine un� armatura garantista al progressivo rafforzamento della cooperazione giudiziaria ,penale e di polizia . Attraverso una Comune Carta dei diritti � inoltre possibile assicurare un fondamento di valore alla stessa politica estera comune dell�Unione (non � privo di significato che l�iniziativa per la Carta si sia accelerata dopo le vicende che hanno portato all�intervento in Kossovo).

Scopo della Carta � altres� quello di integrare diritti nazionali e diritto comunitario ed evitare i possibili conflitti con le Corti nazionali. Dico integrare perch� se inizialmente la Corte di Giustizia aveva elaborato la categoria dei diritti in un�ottica volta ad assicurare il primato del diritto comunitario oggi invece -raggiunto tale obbiettivo � la Carta dei diritti pu� servire ad assicurare una migliore integrazione fra i due ordinamenti.

Il rifiuto populista

Ma vediamo da vicino la �Carta dei diritti�.Accanto ai tradizionali diritti civili della prima generazione, a quelli politici e ai diritti sociali la Carta si sofferma in particolare sui diritti dell�ultima generazione,strettamente legati al progresso scientifico e tecnologico. Era naturale che essa suscitasse forti aspettative.Accanto a posizioni volte ad enfatizzarne i contenuti si trovano posizioni volte a minimizzarne o addirittura a contrastarne l�ispirazione e l�impianto.

Molto critiche le posizioni di ispirazione populista che vedono riflessa nella Costituzione non l�Europa �dei popoli� ma il tentativo di costruire una base di legittimazione per tecnocrazie e poteri forti , il tentativo di dare vita , come � stato detto, a un �Superstato centralista� :� la posizione espressa, ad esempio, in Italia dalla Lega Nord e dai movimenti europei della destra nazionalista ( quelli di Joerg Haider, Le Pen, del fiammingo Jogan Dewinter o della danese Pia Kjaersgaard) . Ma sono posizioni che si muovono in un�ottica che rifiuta ,di fatto, non i contenuti della Costituzione ma l�idea stessa di un�Unione politica e che per� sarebbe sbagliato sottovalutare.


 

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