Pagina 9 di 15 La valutazione.� Sulla base del principio della pari dignit� di tutte le discipline, al Collegio dei Docenti spetta stabilire i criteri generali, distinti tra biennio e triennio. Nel biennio si ritiene che in presenza di elementi positivi nell�impegno, nella partecipazione, nel metodo di studio, nel progresso rispetto ai livelli di partenza si possa esprimere una valutazione di sufficienza anche in presenza di carenze purch� non gravi. Nel triennio si ritengono necessarie una maggior assunzione di responsabilit� e dimostrazione di maturit�, oltre all�acquisizione di competenze specifiche. I docenti� ritengono di dedicare una costante attenzione al momento della valutazione, mediante l�attivazione di momenti di riflessione e di confronto su tale argomento. Fatta salva l�autonomia dei consigli di classe, il Collegio Docenti concorda che ogni singolo docente terr� conto del raggiungimento graduale da parte dell�alunno dei seguenti obiettivi: - Conoscenza dei contenuti;
- Comprensione dei concetti;
- Capacit� di organizzazione ed esposizione dei medesimi;
- Capacit� di analisi e sintesi;
- Rielaborazione critica;
La valutazione � un processo continuo, percepito dagli alunni come momento di consapevolezza in ordine al progredire dell�apprendimento e non come un fatto drammatico, limitato al solo voto; deve avere valore formativo. Scaturisce dalla verifica motivata di una serie di prove, scritte e orali, grafiche e pratiche e dalle osservazioni sistematiche degli insegnanti.� Il persistente e diffuso profitto insufficiente nelle materie di indirizzo deve essere valutato attentamente in vista di un eventuale nuovo orientamento scolastico. |